giovedì 15 marzo 2012

Francobolli Repubblica Italiana: Castelli d'Italia serie completa



























Nell'immagine (un ringraziamento ad AngeloR.) la serie completa di francobolli Castelli d'Italia di Repubblica Italiana degli anni '80 e seguenti.

I primi 24 (fino al valore di 1000 lire con il Castello di Montagnana, a Padova) sono stati emessi il 22 settembre 1980.

Il 30 lire, il 70 e l'80 (5a fila a sinistra) sono stati emessi il 20 agosto 1981.

Il 50 lire Rocca di Calascio, a L'Aquila della 5a fila ha la scritta 1980 in basso (quello emesso nel 1980 è senza scritta) ed è stato emesso nell'ottobre del 1991.

Il 1400 lire, Castello caldoresco a Vasto, è stato emesso il 9 luglio del 1983.


Il 550 lire Rocca Sinibalda è stato emesso il 14 febbraio 1984.


Il 650 lire Castello di Montecchio Castiglion Castelfiorentino è del 15 marzo 1986.


Il 380 lire, Castello di Vignola, a Modena è del 5 febbraio 1987.


Il 750 lire con la Rocca di Urbisaglia è del 20 settembre 1990.


L'850 lire con il Castello di Arechi, a Salerno è stato emesso il 7 marzo del 1992.

Francobolli Castelli d'Italia con varietà:
Francobolli Castelli d'Italia per macchinette distributrici:

Francobolli Repubblica Italiana: 80 lire Siracusana (Italia Turrita) del 1955 non dentellato


















Nell'immagine un francobollo della Repubblica Italiana da 80 lire di colore bruno arancio della serie ordinaria Siracusana (Italia Turrita) con la varietà non dentellato nei quattro lati (catalogato nel Sassone Specializzazioni di Carraro al numero 776a).

La filigrana è stelle II tipo (la firma è quella dell'illustre Chiavarello) e la vignetta è larga 1,7 cm, quindi il francobollo è stato emesso nel 1955 (se la vignetta fosse stata più corta di un millimetro, sarebbe appartenuto all'emissione del 1968 che è fluorescente).

Il problema è la classificazione, si tratta di "autentici falsi? O dei falsi autentici?" si sa che sono stati stampati abusivamente all'interno del Poligrafico nella seconda metà degli anni cinquanta, quando alcuni intraprendenti personaggi all'interno del Poligrafico hanno preso "in prestito" le lastre originali e "riciclato" spezzoni di carta gommata di diversi tipo (stelle 1°, stelle 2°, senza filigrana) provenienti dalle bobine.

La particolarità di questi "francobolli" non è soltanto la mancanza di dentellatura ma che la filigrana è quasi sempre ruotata di 90° rispetto alle stampe originali. In alcuni casi è stata utilizzata carta senza filigrana di produzione "foggia" (ha le stesse caratteristiche della carta con filigrana stelle di 2° tipo, ma è priva di filigrana).

Il caso vuole che l'emissione di uno dei "francobolli", stampati abusivamente con questo sistema, fu poi annullata (passata per posta). Oggi viene considerato un "non emesso" e si dice che ne sono stati stampati soltanto 4x40=160 pezzi (un passaggio di tirabozze).

La spiegazione sopra è dell'immenso esperto filatelico Garagnani sul forum Filateliaefrancobolli.
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