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domenica 14 marzo 2010

CONCHIGLIE: Haliotis sp. (Gigantea, midae, glabra o fulgens)



Nella foto una conchiglia molto graziosa e madreperlata a cui il periostraco è stato asportato per mostrare la madreperla esattamente come il caso del bivalve d'acqua dolce postato in dicembre quindi di difficile identificazione visto la somiglianza tra diverse specie della famiglia Haliotidae: Haliotis Gigantea (vive nei mari tropicali, soprattutto nei mari del Giappone, della Corea, e nell’Oceano Pacifico e può raggiungere dimensioni di 25 cm.), Haliotis midae, Haliotis glabra (Gmelin, J.F., 1791. Il suo habitat sono le Filippine e l'Australia) oppure Haliotis fulgens (dalla colorazione marrone, anche in base alle grandi dimensioni e dalla scultura: specie che vive nelle acque della California). Le Haliotis sono comunemente noti come abaloni o orecchie di mare. Presentano dei fori disposti nel senso della spira, di cui solo gli ultimi sono aperti. Possono arrivare fino a 30 cm, l'esemplare postato misura 15 cm.
Le Haliotis hanno la conchiglia caratterizzata da una serie di fori, allineati lungo la carena dell’ultimo ampio giro. L’avvolgimento elicoidale è poco sviluppato e la forma è ovale irregolare. Una caratteristica già nominata è che la superficie è madreperlacea, iridescente con bellissime sfumature verdi, grigie, blu e porpora.
Non ogni genere di Haliotis può produrre perle, solo alcune specie del mollusco gastropoda Haliotis li produce; le perle abaloni sono generalmente di colore blu iridescente e dalle forme irregolari (l' Haliotis rufescens le ha di colore rossastro), e sono considerate come le più belle e tra le più rare al mondo.
Nel blog ho già inserito un Haliotis Tubercolata.

sabato 13 marzo 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Charonia tritonis variegata



Nelle foto una Charonia tritonis variegata (Lamarck, 1816. In questo collegamento trovate informazioni più dettagliate) che inizialmente era considerata una sottospecie di Caronia tritonis fino al lavoro di Beu A.G. del 1998 che è ancora in corso. La Charonia variegata è una conchiglia comunissima nel Mediterraneo e si può trovare anche nella fascia tropicale dell'Oceano Atlantico. Nel blog ho già messo tempo fa la Charonia Lampas Lampas; la variegata ha i denti sul labro esterno e sulla columella e inoltre ha un'apertura meno ampia che occupa meno della metà dell'altezza totale; mentre la lampas solo sul labbro. Il colore è beige con macchie marroni di solito ben definite. Denti del labbro esterno maculati di marrone e labbro interno bianco. L'esemplare inserito nelle immagini misura 18 cm ma la conchiglia può arrivare anche a 30 cm.
Vive da pochi metri di profondità in poi su fondali rocciosi. E' una specie protetta che si ciba di alcune specie di stelle marine che sono la sua principale fonte alimentare.

martedì 16 febbraio 2010

CONCHIGLIE: scoperta una nuova Ciprea in Calabria

La notizia ANSA è del 12 settembre 2009, ma è talmente importante che ho voluta postarla anche se in ritardo.
E' stata trovata nel Tirreno calabrese, a 108 metri di profondità, nell'area antistante il porto di Vibo Valentia Marina (tra Pizzo e Lamezia) una nuova conchiglia dalla forma di una Ciprea (in realtà si tratta di un ovulidae: famiglia affine ma diversa). Si tratta di una scoperta storica per la biologia marina.
La nuova conchiglia è "piccola, bianca, con tanti puntini rossi sulla superficie"!
Questa nuova specie di Ciprea non era mai stata avvistata prima nei mari del pianeta e quindi non è neanche catalogata!
A scoprirla sono stati i ricercatori dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell'ambito del programma Mo.Bio.Mar.Cal (Monitoraggio della biodiversità marina in Calabria) finanziato dalla Regione Calabria. L'area in cui è stata rinvenuta la nuova Ciprea ricade nel Parco Marino Costa degli Dei. La ricerca è stata condotta grazie al supporto di un robot sottomarino (Rov - Remotely Operated Vehicle) comandato dalla superficie, che ha raccolto campioni, immagini e filmati ad alta definizione fino alla profondità di 350 metri.
Simonepietro Canese, responsabile del programma di ricerca dell'Ispra, ha dichiarato "Quando l'abbiamo vista per la prima volta ci siamo stupiti, perchè non riuscivamo a classificarla in nessuna specie. Così abbiamo mandato le foto all'Università di Genova. E li c'è stata la sorpresa: questa specie non era catalogata. E noi la vedevamo per la prima volta!". L'assessore regionale all'Ambiente, Silvestro Greco ha affermato "Con la scoperta del corallo nero avevamo avuto la percezione di una ricchezza straordinaria dei nostri fondali. Con i risultati di queste ricerche nei mari calabresi si dovranno riscrivere i libri di biologia marina".

venerdì 5 febbraio 2010

CONCHIGLIE: mostra malacologica a Pozzallo (RG) dal 6 febbraio 2010 al 30 settembre 2010

Si svolgerà una mostra malacologica, con oltre 300 conchiglie provenienti da tutto il mondo appartenenti a collezioni private, a Pozzallo (RG) dal 6 febbraio 2010 al 30 settembre 2010. La sede è la Galleria Museale di Villa Tedeschi.
Per ogni esemplare è indicata la provenienza, il genere e la specie ed il loro habitat.
La mostra è stata organizzata dalla Biblioteca in collaborazione con l'associazione culturale TrattiDiVersi. Ulteriori informazioni sul sito bibliotecapozzallo.it.

giovedì 4 febbraio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Tricolia Pullus (GIA' SPOSTATO SULL'ALTRO)




Nelle immagini una conchiglia piccolissima delle dimensioni minori di un centimetro chiamata Tricolia Pullus (nel collegamento il post dell'anno scorso con altri scatti e la descrizione) della famiglia delle Phasianellidae. Sul blog ci sono anche le Tricolia Speciosa. Da notare come gli esemplari di Tricolia Pullus postati siano molto diversi nella colorazione ma con la forma che resta uguale.

sabato 30 gennaio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Petalopoma elisabettae e Tenagodus obtusus


Nelle immagini (presi dal forum Naturamediterraneo nei link inseriti tra poco) strane conchiglie dei nostri mari che dimostra ancora una volta come la Malacologia racchiude esemplari con forme stranissime e curiose. Nella prima foto uno stupendo esemplare di conchiglia Petalopoma elisabettae (Schiafforelli, 2002. Come potete vedere dall'annata, è un genere studiato solo di recente) che sono più slanciate e filiformi di Tenagodus obtusus (Shumacher, 1817. La seconda foto postata in alto e presa dal collegamento inserito) e sembra quasi la punta di una lancia, mentre Obtusus è più depresso e raggomitolato (quest'ultimo può raggiungere anche i 10 cm, invece l'altro genere è più piccolo). Molto difficile distinguerli, ma sul forum Naturamediterraneo c'è il thread con le differenze tra i due generi di famiglia Siliquariidae e di classe Gastropoda. I molluschi di questa famiglia di solito si fissano e crescono dentro le spugne. La conchiglia è a forma di un tubo avvolto per qualche giro e poi libero attorcendosi come un serpente. La conchiglia è rugosa con fitti solchi assiali. E' poco comune e vive in tutto il Mediterraneo su scogli a qualche decina di metri profondità.

venerdì 29 gennaio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Anomia ephippium

Nelle immagini delle conchiglie dalla forma strana e particolare molto comuni nel Mar Mediterraneo a bassa profondità, le Anomia ephippium (nota come ostrica cipollina; in inglese Jingle shell o Saddle-oyster), della famiglia delle Anomiidae. Essa è caratterizzata da due valve di cui una possiede sempre un foro dovuto al peduncolo di bisso molto duro che la attacca alle rocce o ad altre conchiglie.
In basso:
la valva inferiore; quella superiore è a forma di "U".

L'interno è madreperlaceo generalmente di colore rosa ed è sottile e semitrasparente.
La colorazione è molto variabile da un dorato chiaro fino ad un bruno fulvo.
La dimensione è di circa 4 centimetri ed esseondo molto fragile, è difficile trovarne con le due valve integre.

AGGIORNAMENTO: ecco un'esemplare trovato in spiaggia il 13 gennaio 2013:
 una conchiglia che mi piace molto.

giovedì 28 gennaio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Pecten jacobaeus o capasanta





Nelle immagini dei Pecten jacobaeus, volgarmente noto come capasanta, cappasanta o conchiglia di San Giacomo di Campostela (i pellegrini del santuario lo cucinavano al mantello). Della famiglia Pectinidae (diversi dal genere Chlamys perchè le valve di esse sono simmetriche mentre le valve delle Pecten sono asimmetriche), è un mollusco bivalve a struttura inequivalve, con 14-16 costole striate che si irradiano dalla cerniera. La valva inferiore è molto convessa e di colore chiaro, mentre quella superiore è pianeggiante e di colore bruno. La valva destra è spigolosa. Arriva anche come dimensioni a 15 cm.
Oltre che come decoro architettonico (per esempio è emblema della società petrolifera Shell e presente nello scudo araldico di Papa Benedetto XVI), sono immortalate da Botticelli nel famoso dipinto Nascita di Venere. Sono gustosissime in cucina e per questo le si ritrovano spesso nei piatti tipici che vengono serviti nei ristoranti (è sconsigliato il consumo a crudo come del resto tutti i bivalve perchè essendo animali filtratori si può rischiare di contrarre malattie infettive).
In Italia vivono pressoché in tutti i mari (condizione essenziale è che siano arenosi o sabbiosi e ricchi di detriti), tra i 25 e i 200 metri di profondità ed è una conchiglia comunissima. Presente in tutto il Mediterraneo e si spinge nell'Oceano Atlantico fino alle Canarie e al Capo Verde.

martedì 26 gennaio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Cyclope Neritea


Nelle immagini conchiglie comuni del Mar Mediterraneo su fondali sabbiosi a pochi cm di profondità, le Cyclope Neritea (Linnaeus 1758), famiglia delle Nassariidae. E' simile infatti ad una chiocciola, molto schiacciata con spira depressa e quasi liscia. La colorazione è variabile, dal giallo al marrone con base sempre giallastra provvista di callosità columellare. Misura 1,5 cm.

lunedì 25 gennaio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Mimachlamys varia



L'anno scorso avevo già postato delle conchiglie Mimachlamys varia (Linneus 1758), famiglia delle Pectenidae ma non avevo inserito la descrizione; la conchiglia è molto comune nel mar Mediterraneo e anche in Atlantico, dalla Norvegia fino al Senegal dal litorale fino a 1350 metri di profondità. Misura all'incirca 4 cm e ha la forma arrotondata con fitte costole radiali visibili e a volte squamose (partono dalla cerniera a forma di ventaglio). Le sue due valve hanno il colore identico e sono convesse; la Chlamys varia ha colorazione variabile tra il rosso-bruno, bianco, marrone ed il giallo. Rispetto alla Chlamys Multistriata (Poli 1795) ha la sagoma generale meno irregolare (è più definita quella della "varia"), globosa e arrotondata (la Multistrata è più allungata e costalatura più fitta e minuta). La colorazione della "varia" è generalmente meno vivace, ma soprattutto la "Multistriata" ha l'irregolarità delle costole che sono presenti in sottili costoline che cominciano ad una certa distanza dall'umbone, insinuate fra altre due, e si ispessiscono gradatamente per arrivare al margine come le altre. Inoltre la Multistriata è più piccola (2 - 3 cm) e meno comune della Varia.
Vorrei farvi notare queste due pecten prese a Jesolo (Ve) tanti anni fa:


è difficile stabilire che specie sia, a me assomiglia ad una Pseudamussium septemradiatum che vive in fondali fangosi della zona sommersa e di platea (però non è comune nel Mediterraneo) o peplum clavatum. La colorazione nera non è pece (ricordo che il mare non era per nulla chiaro, anzi era il periodo della mucillagine e nonostante l'acqua fosse calmissina il fondo non si vedeva... Sarà pure tra le spiagge più belle del mondo, ma la mia di Punta Secca e Caucana non la cambierei per nessuna) ma è data molto probabilmente dalla lunga permanenza dopo la morte del mollusco sotto uno strato di sedimenti: infatti ricordo che c'erano molte pietruzze con conchiglie distanti dalla battigia. In basso altre Mimachlamis Varia:
nelle due foto seguenti, a destra in alto c'è uno Spondylus Gaederopus:


 quella appena inserita misura pochi millimetri.
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