Una collezione che non ho ancora citato sul blog è quella dei Miniassegni degli anni '70, ho messo finora soltanto l'immagine di un 100 lire circolato emesso dall'Istituto Centrale Banche e Banchieri.
Una raccolta in preda alla speculazione più feroce: all'inizio i prezzi son andati alle stelle scatenando una corsa al biglietto a suon di centinaia di mila lire.
Come tutte le mode anche questa è passata e così a distanza di trent'anni i collezionisti sono rimasti pochi al punto che un miniasssegno anche difficile da trovare non supera le 10 euro di valore effettivo.
Alcune di queste cartamonete sono graziose da vedere e vengono richieste da appassionati per valore affettivo, in ricordo di un periodo in cui erano molto in voga, un pò come le schede telefoniche.
I miniassegni che destano qualche interesse sono quelli Fior di Stampa come quelli postati in alto, quelli circolati sono fin troppo comuni.
Come tutte le mode, basterebbe che qualche grosso nome della numismatica cominci a parlarne e sono sicuro che il mercato si rianima,
perchè in fondo sono stati per un breve periodo cartamoneta che ha circolato nelle tasche degli italiani.
La speculazione è proprio questa qui, come quella attualmente in atto con i francobolli con codice a barre che porta in breve tempo un pezzo di carta a valere oro e con la stessa velocità a renderlo carta straccia.
I Miniassegni furono emessi nel biennio 1976-77 quando in Italia vi fu una carenza di monete di piccolo e piccolissimo taglio che creò il caos in diversi settori tra cui quello del commercio al dettaglio.
Il problema fu risolto dalle banche che si misero ad emettere tale Cartamoneta d'emergenza da 50 a 350 lire che ottenne successo e che ancora molti conservano dal punto di vista affettivo.
Definiti "mini" perchè più corti del tradizionale assegno bancario facente parte del solito carnet.
Gli spiccioli furono rari non si è mai capito il perchè, qualcuno ipotizza che il materiale e le dimensioni delle di 50 e 100 Lire erano proprio addattissimi per i fondi degli orologi svizzeri, e l'industria orologiera svizzera
incettava delle grosse quantità delle nostre monete.
In rete cercando un pò spuntano diversi siti che parlano di questi Miniassegni, ho trovato anche degli archivi di banche emittenti.
Il vero problema è la quantita di offerta e la poca domanda, se chi li ha se li tenesse e chi non è interessato iniziasse a richiederli allora il mercato improvvisamente si accenderebbe.
Un anonimo ha commentato:
RispondiElimina"E' assolutamente sbagliato parlare di cartamoneta, d'emergenza o meno.
I miniassegni non furono ne potrebbero mai essere carta moneta per il semplice motivo che solo l'autorità costituita può battere moneta.
Si tratta di normalissimi assegni circolari emessi da un privato e accettati da altri privati, senza però alcuna firma di girata.
Furono resi illegali proprio per questo motivo.
Non sono da ricomprendere nelle collezioni di carta moneta."
io li ho venduti alcuni, il mercato si sta risvegliando
Eliminasono diversi dai soliti e richiesti anche da persone giovani, 30, 40 anni
Credo che in molti, vista l'inutilità, li abbiano addirittura buttati o bruciati
effettivamente in tanti stanno leggendo questi post sui Miniassegni e ci sono molti curiosi... speriamo bene perchè si tratta di una collezione carina.
EliminaSul punto dell'autorità costituita ha ragione ma alla fine avendoli usati tutti e molti li tengono per ricordo, secondo me è una collezione a tutti gli effetti.
RispondiEliminaCartamoneta d'emergenza perchè molti non trovavano le lire nelle tasche e non sapevano come fare e con questo metodo hanno risolto la questione :).
Grazie per la precisazione.
Dici che devo togliere come sinonimo cartamoneta, lo sostituisco con cosa?