lunedì 4 gennaio 2010

CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO: Pinna Nobilis




Nelle foto una Pinna Nobilis; la famiglia dei Pinnidi ha i molluschi (al suo interno si cela un piccolo crostaceo, detto il guardiano delle pinne, Pinnotheres pinnotheres come il pisum [nel collegamento stupende immagini del granchietto]) più grandi del Mediterraneo. La "nobilis" della foto misura 20 cm, ma alcuni esemplari raggiungono i 100 cm! Si trovano sul fondo sabbioso in posizione verticale (nel collegamento una foto sul fondale) con la conchiglia per metà insabbiata. Produce anche delle piccole perle bianche, rosse o brune che ho conservato da qualche parte ma che non hanno nessun valore commerciale. E' una conchiglia molto comune e la specie è protetta: una pesca sconsiderata l'ha infatti resa difficilmente reperibile nei mari. La forma è cuneiforme, con valve uguali che hanno una forma triangolare; superficie esterna fortemente incrostata e la colorazione è brunastra. L'interno delle valve al contrario è liscio, madreperlaceo e di colore rossiccio lucente. Si trova sui fondali sabbiosi o detritici, tra le praterie di Posidonia oceanica dai 3 m, ai 30 - 40 m di profondità. Sin dai tempi antichi, la Pinna nobilis veniva pescata (soprattutto a Taranto) per ricavare il bisso, ciuffo di filamenti che serve al mollusco per tenersi ancorato al fondo. Dal bisso filato (o seta di mare), si otteneva un tessuto pregiatissimo sottile, bruno, dorato che si ricava da una sostanza filamentosa secreta dalla Pinna Nobilis.

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