Dopo avervi presentato due giorni fa i
quadri di Giovanni Puglisi, al Castello di Donnafugata sono esposti dal 2 ottobre 2010 ore 18 fino al 30 ottobre (lunedi chiuso), i
quadri di
Salvatore Chessari per la mostra "Il colore dei sogni".
Nella prima immagine ho inserito la copertina del catalogo con i
quadri di
Salvatore Chessari, organizzato con la collaborazione del Centro Studi Feliciano Rossitto, a cura del professore Andrea Guastella; si tratta di un fondale marino, olio su masonite.
Nella seconda immagine il particolare ingigantito del
quadro inserito in copertina,
vorrei farvi notare le pennellate che rendono bellissimo il dipinto.
C'era anche un bellissimo
olio su tela 42 cm * 42 cm del 1994 ritraente un fondale marino.
Dopo aver visitato i tantissimi
quadri esposti, ubicati nelle diverse stanze del Castello di Donnafugata, ho approfittato della disponibilità del
pittore Salvatore Chessari per chiedere alcune informazioni come il "
valutare un quadro"; ovvio che il mercato decide il valore ma il prezzo di ogni
tela si calcola anche sommando base e altezza moltiplicando per 12 (per i
quadri enormi tale calcolo è penalizzante); la quotazione è come minimo 1200 euro.
Mi ha fatto notare come sia giusto per un
pittore tenere il valore delle sue opere "con i piedi per terra", perchè se una
casa d'aste partisse da una base non molto bassa e tale
tela offerta rimanesse invenduta, ciò penalizzerebbe moltissimo l'artefice (mi spiego solo adesso, a distanza di tanti anni, perchè durante un'asta benefica l'
autore di un quadro offrì una cifra di tutto rispetto per un suo stesso capolavoro che altrimenti sarebbe rimasto senza acquirente) perchè si ritroverebbe "penalizzato" (se i suoi bozzetti venissero sempre venduti ad un dato prezzo e ad un certo punto non riuscirebbe più a mantenere tale quotazione, perchè gonfiata in precedenza, è ovvio che il valore di tutte le sue opere si deprezzerebbe).
Il
critico d'arte Andrea Guastella su
Salvatore Chessari: "Spazio, visione: di un paesaggio enorme,
privo di confini, dall’estensione inversamente proporzionale alla
profondità. Sono questi gli elementi primari della sua pittura, che, a dispetto di un realismo di facciata, muove
da un netto rifiuto dell’oggettività del nostro sguardo".
Purtroppo un fattore penalizzante che ho notato mentre guardavo la mostra, è la poca illuminazione: in molti
dipinti dai colori scuri son riuscito a stento a scorgere i contorni delle figure, come in questo meraviglioso
Omaggio a Michelangelo del 2005, olio su tela che misura 250 cm per 200 raffigurante la
Pietà di Michelangelo Buonarroti, famosa scultura marmorea databile al 1497-1499 e conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano a Roma.
Diversi
dipinti di personaggi famosi come il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano e
Vittorio Sgarbi, ritratti con il suo stile.