Nell'immagine un francobollo del Regno d'Italia da 20 centesimi Michetti arancio, soprastampato per Terre Redente di Venezia Giulia 20 Heller nel 1919 (nel collegamento la serie completa, il 5 cent Leoni ha tiratura di 200 mila esemplari, il 20 Michetti di 1 milione di esemplari).
Ho notato che la seconda "e" di Venezia è "aperta o rotta" in alto a destra, quasi da sembrare un "3" rovesciato:
dovrebbe trattarsi di una varietà non catalogata se la soprastampa fosse buona, ma ci sono diverse stranezze...
le due gambe della V di Venezia hanno uno spessorre diverso, così come la H di Heller.
Le "a" alla loro destra in basso hanno sbavature.
Non convincono i triangolini della parte superiore delle quattro "e" presenti perchè hanno degli ispessimenti diseguali (sbavature).
Considerando ciò, le spezzature della "e" ("varietà" protagonista del post) e della "u" sono molto discutibili.
Il bello della filatelia è lo studio che c'è dietro nel riconoscere i falsi dagli originali e le differenze (varietà o difetti occasionali) tra originali che presentano anomalie rispetto ai tanti altri "uguali" ma che in realtà diventano "simili".
Questo 20 centesimi soprastampato, senza esserlo avrebbe avuto un valore maggiore.
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