blog sul collezionismo con descrizione di ogni esemplare delle immagini
domenica 20 dicembre 2009
CONCHIGLIE: bivalve madreperlato d'acqua dolce, probabilmente Anodonta cf. cygnea, famiglia Unionidae
La conchiglia delle foto in alto è di difficile identificazione perchè è assente il periostraco e quindi il colore originario e della scultura, inoltre la non visibilità della cerniera (è quell'insieme di denti che si trovano all'interno di una valva appena sotto l'apice) rende difficile l'identificazione.
A giudicare dalla forma e dalla madreperla contenuta, dovrebbe essere senza dubbio un bivalve d'acqua dolce (perchè pochi bivalvi marini provvisti di madreperla hanno quella forma e in più la forma non riconduce a nessuna delle famiglie di bivalvi marini, appartenente alla famiglia unionidae). Un bivalve di tale famiglia è per esempio l'unio mancus.
L'esemplare delle foto in alto (un ringraziamento per le successive fotografie ad un amico collezionista, Giuseppe, che rendono perfettamente l'idea di questa famiglia Unionidae attraverso suoi campioni) ha le dimensioni di 8 cm (possono arrivare anche a 30 cm come questo esemplare in basso:
si tratta di un raro Unionidae Gigante completa [Savona Italy]) oppure ci sono Unionidae piccole ((east China):
potrebbe essere quindi l'Anodonta cf. cygnea ((LINNAEUS, 1758); visto che la colorazione rosata (tipo tonalità salmone) per questa specie non esiste, questa doveva essere più o meno marrone a cui è stato tolto il primo strato (infatti è stata completamente smerigliata togliendole tutto lo strato esterno per mettere in evidenza il perlaceo). Molti rivenditori infatti per questioni estetiche tolgono lo strato superficiale dalla conchiglia, facendo intravedere la madreperla interna: a questo esemplare manca dunque lo strato più superficiale di carbonato di calcio. Dentro gli esemplari vivi si possono trovare delle perle di poco valore commerciale perchè mai perfettamente tonde e più simili a grossi chicchi di riso:
Unionidae (indonesia) con tre piccole Perle ancora in formazione.
Ricodiamo che: lo spessore di una conchiglia come schema generale è dato da tre strati di carbonato di calcio: periostraco, ostraco e ipostraco o madreperla; il periostraco è diverso dagli altri strati ed è quello che si trova più in superficie (la foto in basso rende bene l'idea con un esemplare di Unionidae proveniente dal Tevere [Roma], poichè ha lo strato superiore danneggiato):
anche se non tutte le conchiglie c'è l'hanno, è formato da conchiolina, lo stesso materiale dell'opercolo dei gasteropodi, e si presenta come una pellicina sottile appena al di sotto tra l'ostraco e il periostraco si trova uno strato dove sono concentrati i pigmenti della conchiglia.
Di sotto si trova l'ostraco, lo strato più importante composto di Calcite e infine l'ipostraco, o madreperla, composto invece da aragonite.
Ci sono specie, come l'esemplare postato nelle immagini, dove ci sono strati di ipostraco e ostraco alternati; quindi manca il periostraco e lo strato dove sono concentrati i pigmenti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento