Da qualche mese che non mettevo più minerali sul blog, oggi ho deciso di postarne un altro e tra i più preziosi, rari e duri (9 nella scala di Mohs): il rubino (il nome della pietra preziosa deriva dal latino medievale rubinus che a sua volta deriva dal latino classico rubeus=rosso)! Nella foto in alto un rubino della collezione a fascicolo "minerali e gemme" della De Agostini. Il suo colore è rosso vivace, per via di inclusioni di cromo, e può assumere varie tonalità di questo colore: dal rosso più vivo, rosso-violaceo, al rosato. Il rubino è un ossido tipico di rocce metamorfiche (marmi e gneiss) generatesi per metamorfismo di contatto di sedimenti alluminiferi e di marmi dolomitici e depositi alluvionali (una pianura creatasi con materiale trasportato da corsi d'acqua). La gemma in gioielli antichi veniva spesso confuso con lo spinello rosso ed è utilizzata con varie tipologie di taglio; è una variante del Corindone. Le migliori sono "a faccette", mentre al decrescere della trasparenza si passa alla forma di "cabochon".
I giacimenti più noti sono: Tanzania, Cina, Sri Lanka, Thailandia e Vietnam. Quelli più prestigiosi provengono dalle miniere di Mogok in Birmania (l'esemplare postato nell'immagine proviene dall'India e Zambia.
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